I tre moschettieri - Parte prima
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"I tre moschettieri", grande classico della letteratura francese, conserva una freschezza strabiliante per i giorni nostri e contiene la dirompenza dell’epica cavalleresca. Riproposto in molteplici versioni (cinema, TV, fumetti) ora è anche in audiolibro interpretato magistralmente da Moro Silo. Alexandre Dumas ‘canta le donne, i cavalier, l’arme, gli amori, le cortesie e le audaci imprese…’ mettendo a proprio agio fin da principio il lettore con una narrazione in terza persona onnisciente che conquista con la sua generosa dose di ironia ed irriverenza. Sullo sfondo di una Parigi dominata dalle figure del Re di Francia Luigi XIII e dell’infido Cardinale Richelieu, D’Artagnan e i tre moschettieri (Athos, Porthos, Aramis) sono gli indimenticabili protagonisti delle molteplici avventure al centro del romanzo, dipinti con maestria nei loro pregi, vizi e difetti. L’arte letteraria di Dumas è oltre ogni limite o immaginazione, pagine e pagine che scorrono veloci, sia storiche che di ingegnosa fantasia, dense ma allo stesso tempo leggere, talvolta comiche. Dentro c'è tutto: amore, passione, avventura, complotto, intrigo, ironia… uno spaccato della Francia del XVII secolo davvero superbo!
Sinossi della Parte prima:
Francia, 1625. D'Artagnan, un giovane guascone, va a Parigi per essere ammesso tra le file dei moschettieri di re Luigi XIII. Tuttavia, la lettera di raccomandazione che porta con sé - e indirizzata a M. de Tréville, capo dei moschettieri - gli viene sottratta lungo il tragitto da un individuo, chiamato ‘l'uomo di Meung’, con il quale più volte D’Artagnan dovrà fare i conti. Dopo l'udienza con M. de Tréville, D'Artagnan incontra, uno dopo l'altro, Athos, Porthos e Aramis, i più famosi moschettieri del re. Ciascuno di essi, ritenendosi provocato dal guascone, lo sfida a duello, all'insaputa degli altri. All'appuntamento, però, si presentano anche le guardie del cardinale Richelieu, risolute ad arrestarli, in forza del divieto di duellare. I tre moschettieri, però, si oppongono; D'Artagnan combatte assieme a loro, dando prova di saperci fare con la spada e conquistando la fiducia e l'amicizia dei tre. Successivamente, re Luigi li fa convocare a palazzo, ma, anziché rimproverarli, si complimenta con loro per aver tenuto testa brillantemente alle guardie del primo ministro Richelieu. Quest'ultimo, pur schierato con il re, ne detesta la consorte, Anna d’Austria, perché imparentata con i nemici spagnoli; inoltre, la regina è amante segreta del potente duca di Buckingham. Anna, in pegno del suo amore, ha fatto dono al nobiluomo inglese di dodici puntali di diamanti. Il Cardinale, che dispone di spie molto efficaci, viene a saperlo e ordisce una trappola alla regina: propone al re di organizzare un ballo di corte per obbligare la regina a sfoggiare i preziosi puntali. Questa situazione costringe Anna a recuperarli al più presto. Attraverso l'intercessione di Constance Bonacieux, guardarobiera della regina, di cui D'Artagnan è innamorato, il cadetto di Guascogna, assieme ai tre moschettieri, accetta l'impresa e parte alla volta dell'Inghilterra.
(Traduzione a cura di Maurizio Falghera).