Vladimir è orfano dal 1944, quando il fratello Mladen e il padre vengono assassinati dalla polizia militare, mentre la madre viene deportata. A vent’anni da quel fatto, il protagonista è un membro del partito, attivo e fedele all’ideologia socialista jugoslava: un banale evento mette però in crisi le sue più profonde convinzioni e innesca una personale riflessione sul Potere. Scritto tra il 1973 e il 1976, pubblicato postumo nel 1983, appare ora un libro profetico rispetto ai grandi sconvolgimenti che hanno chiuso il Novecento.
"Era il 1983 quando lessi per la prima volta Il cerchio con gli occhi del lettore che anche oggi asserisce che si tratta di una delle migliori analisi socio-politiche romanzate della decadenza della Rivoluzione socialista alla maniera jugoslava".