In greco kecharitomenos significa pieno di grazia. Giocando sul significato delle parole l’Autore scrive poesie che hanno a che fare con la grazia della vita, dei ricordi, delle suggestioni.
Un connubio di dolce malinconia, quel senso di solitudine che si prova dentro e che spesso si tiene nascosto e un’efficace mescolanza di mestizia e amore.
Alcuni ideogrammi giapponesi della maestra Junko Fujita illustrano la terza parte della raccolta.