I personaggi di Ito Ogawa celebrano quasi tutti degli addii – il congedo dal mondo, dagli affetti più intensi, da un lungo rapporto d’amore, dai luoghi più cari – in compagnia di un cibo. Per un breve fugace momento, il cibo – una cena nel ristorante preferito, la zuppa di miso, i funghi matsutake, una granita gelata – lenisce la crudeltà dell’addio e restituisce il piacere della vita e le gioie del palato. L’accurata preparazione di un piatto, l’arte di deliziare il palato con una grande ricetta sono gesti che incidono talmente nelle emozioni e nel sentimento, da rendere persino gli addii indimenticabili.