Maria, etnografa bianca ed europea, vive e insegna a Manhattan. Un giorno, per caso, sente nominare la Banana Kelly Community, un comitato di risanamento urbano e morale del South Bronx: è l’inizio di un viaggio in una New York sovraesposta da tabù e cliché sotto i quali fioriscono abusi e speculazioni ai danni dei cittadini più deboli: neri, proletari, disoccupati. Per tre mesi Maria viaggia, incontra, conosce, rielabora e scrive: ne verrà fuori una ricerca storica e sociologica diventata negli anni un cult della letteratura etnografica, che si legge con la facilità della divulgazione e la felicità di un romanzo corale.