Si perde ci si perde si ricostruisce. Poesie per elaborare un volo inatteso, poesie più lievi autoironiche od ironiche che cercano di calibrarsi su alcune grandi voci che ancora fanno eco al nostro sentire. L’albero come simbolo dell’io scrivente declinato tramite gli alberi dell’infanzia, a loro volta incarnazione di una presenza che si fa sentire, forse, ancora più forte perché legata a doppio nodo alle proprie radici. Altra è la fuga di Monsieur Ananas.