Un romanzo a sei mani nato da una proposta di Lidia Ravera.
Tre donne riunite per caso nell'eccezionalità di un ambiente estremo – un'isola deserta per l'inverno, piccola, scogliosa, battuta da un mare implacabile e magnifico – lontane dalle loro vite quotidiane, isolate e prive di quei legami che reggono la trama di ogni esistenza ma che a volte rendono difficile pensarsi per quello che si è o si vuol diventare.
Un diario a tre voci, in cui ciascuna ha continuato la narrazione dal punto in cui l'altra l'ha interrotta, senza che la trama fosse stabilita in partenza.
Come in un gioco di relazione, appunto, o di ruolo.