Keawe, un giovane marinaio hawaiano, acquista una bottiglia magica dal lungo collo e dalla forma panciuta. Basta esprimere un desiderio ed esso si realizza immediatamente. Ma la bottiglia nasconde un'oscura maledizione: essa è stata temprata nelle fiamme dell'inferno e un diavolo vi è stato rinchiuso. Impossibile aprirla, romperla o separarsene: dopo la morte, il suo possessore brucerà per sempre all'inferno. Come sbarazzarsi di questa bottiglia e del suo terrificante inquilino?
Scritto nel 1889, anno dell'insediamento di Stevenson nelle Isole Samoa, "Il diavolo nella bottiglia" è un racconto avvincente, leggero e scorrevole, magistralmente orchestrato e ricco di significati profondi, che vanno dal senso del peccato, alla retribuzione karmica delle azioni compiute. Una delle ultime opere di Stevenson, qui all'apice della sua arte. La traduzione italiana è di Carmen Margherita Di Giglio, che ha curato altre opere di Stevenson e di altri grandi autori di lingua inglese per la collana Bibliotheca Gothica | Non Solo Gotico, tra cui Edgar Allan Poe e Oscar Wilde. La sua versione italiana mantiene fedelmente lo stile e il tono dell'originale, offrendo una lettura fluida e piacevole.