Allen e Clarisse. Un ragazzo che ha riacquistato insperatamente la vista e una scrittrice chiusa nel suo mondo. Due destini che sembrano spinti l’uno verso l’altro e che, allo stesso tempo, non si intrecciano mai fino in fondo. Preferiscono vivere di sensazioni, affinità, sottintesi. Tocchi leggeri come quelli che caratterizzano la scrittura di Francesca Collarile. Un romanzo che si legge e sfoglia come un album di acquerelli, uno young-adult sospeso su atmosfere alla Murakami, in cui la verità dei sentimenti non è mai gridata eppure, per questo, arriva al lettore come una carezza.