Fermiamoci un istante per ascoltare le scosse che cogliamo nel sottosuolo. Ci suggeriscono, segnalano che lì premono forze profonde. Vogliono venir fuori, provare a indirizzare il mondo altrove dalla corsa rovinosa intrapresa da tempo. È il caso di interrogarle. Di porsi in ascolto, attenti e partecipi.