Dopo una terribile esperienza come volontario, Muraki, un naturalista solitario, si è trasferito su Australia, un pianeta di nuova colonizzazione in cui svolge il suo lavoro di biologo. La natura di Australia, lussureggiante di vita animale e vegetale, resta del tutto inspiegabile e risponde a basi che Muraki cerca di decifrare. Egli vive a contatto con fenomeni straordinari, tentando di salvaguardarli dalle mire delle compagnie terrestri che vorrebbero aprire la colonizzazione ad almeno un miliardo di esseri umani. Ciò distruggerebbe l'equilibrio biologico del pianeta e Muraki prova in tutti i modi a opporsi al piano scellerato. Soltanto l'intervento inaspettato di una entità aliena bloccherà l'esodo e salverà Australia dal disastro. Metafora della continua battaglia tra salvaguardia del nostro pianeta ed espansione demografica infinita, il romanzo ci ricorda amaramente che l'uomo non potrà mai rinunciare alle proprie pretese egemoniche nei confronti della natura, neppure di fronte al disastro incombente.