Alda Merini racconta la sua città, ricorda in una lunga prosa la Milano dell'infanzia e della giovinezza, quella dei quartieri popolari e delle osterie, dei barboni e degli artisti, dei cinema e delle librerie, delle sorelle Fontana e del prete esorcista di Ratanat.
Alda Merini canta Milano, una città profondamente cambiata che non riconosce:
"Milano è diventata una belva
non è più la nostra città,
adesso è una grassa signora
piena di inutili orpelli."
Completano il volume un'antologia critica sulla poetessa e un inserto fotografico che descrive attraverso le immagini il rapporto tra la poetessa e Milano.