Emily Esfahani Smith non ci offre un manuale su come essere felici. Anzi, l’idea che la felicità sia un obiettivo cui puntare a ogni costo viene scardinata fin dall’inizio.
In tanti oggi sono convinti che per essere felici occorra ricercare il senso della vita compiendo grandi imprese, recandosi in un remoto monastero o sfogliando le pagine di polverosi volumi. E invece, il senso è proprio attorno a noi, qui e ora. Così vicino che non ce ne accorgiamo.
Attingendo dalla psicologia, la sociologia, la filosofia e le neuroscienze, come pure da figure della letteratura e della storia quali George Eliot, Viktor Frankl, Aristotele e Buddha, Cercare la felicità non rende felici ci mostra come dare un significato alla nostra vita coltivando i rapporti con gli altri, lavorando per uno scopo e comprendendo il nostro posto nel mondo.
“Un attacco convincente all’idea che la felicità sia l’obiettivo al quale dovremmo mirare... raffinato e prezioso”.