Erewhon
Description of the book
Un mondo e un futuro possibile…
Questo denso piccolo libro che data 1872 è spaventoso nella precisione con cui parla di molti mali e ossessioni del nostro tempo. In alcuni capitoli la sua preveggenza è tale da far sorgere il dubbio che Butler sia stato una sorta di viaggiatore nel/del tempo e che la mitica Erewhon (anagramma di Nowhere) non sia una terra utopica/distopica che si erge oltre enormi montagne nebbiose del nuovo mondo, ma un modo occulto per parlare di uno strano e incomprensibile, a occhi ottocenteschi, futuro.
Il narratore è un giovane senza eccessiva arte né parte che lavora in una colonia inglese (quale non è dato sapere). Mentre lavora, anche a causa dei racconti di un bruttissimo indigeno, guarda con cupidigia le montagne circostanti, misteriose e inesplorate: è convinto che oltre le nebbie si celino terre che vale la pena di rivendicare, così un giorno parte.
Il servo lo segue, ma poi di colpo lo abbandona terrorizzato e dopo una serie di peripezie giunge a "Erewhon", una terra rimasta isolata dal resto del mondo dove si è sviluppata una civiltà dagli usi e costumi alquanto peculiari.
Gli abitanti di "Erewhon" sono tutti bellissimi (Butler per dire che sono splendidi continua a descriverli come magnifici italiani), in salute e relativamente giovani. Tra di loro non ci sono malati, disabili, persone eccessivamente anziane e il motivo è presto detto: ammalarsi o nascere cagionevole di salute a Erewhon è un vero e proprio reato.
Inoltre in questo misterioso Erewhon non ci sono macchine perché durante una guerra civile avvenuta centinaia di anni prima, la popolazione, incitata da un pensatore che scrisse un fondamentale pamphlet "Il libro delle macchine", distrusse la tecnologia molto avanzata di cui erano in possesso e che stava rapidamente prendendo possesso dei loro lavori e delle loro vite.
Quelle macchine che un giorno acquisiranno una sorta di coscienza e riusciranno persino a riprodursi, soppiantando l'uomo e rendendolo schiavo per poi eliminarlo al momento in cui sarà diventato completamente inutile.