Il Seicento è stato tradizionalmente definito come il secolo della crisi, a causa della sequela di calamità che lo contraddistinsero: guerre sanguinose, recessione economica, pestilenze, carestie, rivolte sociali. Ma fu anche il secolo della Rivoluzione scientifica che inaugurò una nuova prospettiva del mondo e un metodo razionale di indagine che si sarebbe esteso alle scienze umane e politiche. In questo periodo, inoltre, comparvero nuovi protagonisti sulla scena europea, come l’Inghilterra e i Paesi Bassi; protagonisti non solo nell’economia ma anche nel mondo del pensiero politico e civile, destinato a rappresentare una forte cesura con quello dei secoli precedenti, per la nascita di nuovi concetti sullo Stato, la società e le istituzioni che troveranno pieno sviluppo nel Settecento.