Il sogno del grande scozzese
Description of the book
RACCONTO LUNGO (48 pagine) - NARRATIVA - La poetica rievocazione di una delle prime salite della grande cascata di ghiaccio della valle di Daone nota in ambito internazionale come "Sogno del grande scozzese", portata a termine dall'autore nell'inverno del 1988
Lontano dall'essere una semplice relazione alpinistica, "Il sogno del grande scozzese" è un viaggio nel cuore della natura, il resoconto del profondo senso di amicizia che lega persone con la medesima sensibilità, sperdute nella selvaggia bellezza delle montagne invernali. Il racconto rivela questa continua ricerca e sottolinea quel bisogno disperato di verità che ci è spesso negato. L'esperienza, in questo caso, è soggetta all'alchimia del sogno e alla dimensione esoterica che spesso traspare nella narrazione. I protagonisti si affacciano a reami misteriosi legati dalle stesse necessità d'avventura, più che dalle corde di scalata. Divengono così argonauti negli oceani della bellezza, naufraghi verso sconfinati territori dove il limite intuibile è solo quello della nostra precarietà. Nel testo i due amici sono figure antiretoriche e men che meno eroi. Inseguono l'emozione della vita lontani dai piedistalli sociali. Invocano la consolazione della natura come luogo della scoperta e della fraternità. Gli avvenimenti avvengono nella valle di Daone, luogo elettivo della storia della scalata su cascate di ghiaccio. Contesti ancora selvaggi e dimenticati e per questo caratterizzati da una strana attrazione magnetica, un richiamo misterioso verso l'ignoto. Sull'avventura stessa prevale il senso del tempo, inteso nel suo incomprensibile dilatarsi mentre su ogni cosa si posa, come polvere, il velo immenso dell'eternità.
Stefano Tedeschi è pittore e incisore, docente di Storia dell'Arte e insegnate di incisione e litografia a Verona. Si forma come incisore sotto la guida del padre Nereo, realizzando le proprie opere nei locali della Stamperia del cappello, della quale è proprietario e stampatore d'arte. Realizza tirature a stampa di Zigaina, Paloma Picasso, Emilio Vedova, Rafael Alberti. Ha partecipato a diverse mostre nazionali e ha collaborato con il padre alla realizzazione dei volumi "La stampa degli artisti" e "La litografia degli artisti", rari manuali tecnici adatti all'uso professionale e scolastico. Si dedica all'alpinismo dal 1978 e nell'inverno 1978/79 si è interessato, tra i primi, all'attività di ricerca sulle cascate di ghiaccio. Nel 1980 ottiene il premio Giancarlo Biasin per giovani alpinisti. Attualmente è ancora in piena attività alpinistica, con una grande predilezione per le vie d'alta quota. Continua con grande passione la sua ricerca sulle cascate invernali.