Il triangolo sì
Description of the book
Agli amanti di Renato Zero, la parafrasi della nota canzone (meglio, di una strofa) del 1979 salta all’occhio. Per loro e per tutti gli altri, il riferimento è all’orizzonte strategico più prossimo – inevitabile – del nostro paese in Europa. Quello definito da Francia e Germania, estremi dell’“asse” oggi scricchiolante che per mezzo secolo ha costituito il fulcro del progetto d’integrazione continentale benedetto dagli Stati Uniti, nella cui sfera d’influenza era incardinato.In piena ridefinizione degli equilibri mondiali – processo accelerato dall’epidemia e di cui l’Europa, geograficamente intesa, è crocevia – Francia e Germania costituiscono l’aggancio di un’Italia orfana della rendita geopolitica garantita dalla guerra fredda. E in lotta per invertire, con i danari europei e uno scatto d’orgoglio, il pluridecennale processo di destrutturazione politico-istituzionale.Nel secondo numero dell’anno abbiamo indagato lo stato del mare (fu) nostrum – dimensione chiave, in particolare, del rapporto Italia-Francia; nel numero successivo ci siamo soffermati sulla condizione interna del nostro paese e delle sue aree direttamente afferenti alla sfera economica tedesca. Ora ci spingiamo oltre le Alpi, per analizzare a fondo ciò che in questa fase geopoliticamente fluida ci unisce e ci divide dai due Stati che, più di altri, possono co-determinare la nostra attuale e futura collocazione europea. Limes si basa sull'incrocio di competenze e approcci molto diversi. Ad essa collaborano infatti studiosi (storici, geografi, sociologi, politologi, giuristi, antropologi eccetera) ma anche decisori (politici, diplomatici, militari, imprenditori, manager eccetera), in uno scambio aperto di opinioni e in una feconda contaminazione di approcci. Salvo le opinioni apertamente razziste, in quanto tali avverse a un dibattito aperto e paritario, tutte le idee politiche e geopolitiche hanno pieno accesso alla rivista.Essa si fonda infatti sul confronto contrastivo di rappresentazioni e progetti geopolitici diversi o anche opposti. L'essenziale è che essi siano riconducibili a conflitti di potere nello spazio (terrestre, marittimo, aereo), e che siano quindi cartografabili.L'uso di cartine geopolitiche è quindi essenziale per sviluppare il confronto, e su Limes infatti la cartografia abbonda.