ISIS. Storia segreta della milizia islamica più potente e pericolosa del mondo
Description of the book
Lo Stato Islamico, il cosiddetto ISIS, gioca un ruolo di primo piano nel mediterraneo ormai da diversi anni
Vincitore del Premio Cerruglio, il Concorso Letterario Nazionale di Saggistica d'Attualità
Nonostante le svariate sconfitte che ne hanno notevolmente ridotto il territorio (fondamentale per importanza quella di Raqqa, in Siria), la sua pericolosità non è diminuita, anzi. I miliziani noti come foreign fighters, dotati di documenti europei, sono mine vaganti nel cuore dell’Europa. Ma per comprendere la portata dell’ISIS bisogna capire il modo in cui la guerra è cambiata: si è arrivati a forme di conflitto ibrido, nelle quali un sistema terroristico riesce a ottenere risultati eclatanti con un investimento molto ridotto. Guidati attraverso l’analisi geopolitica e tattica da un esperto del settore, alcuni degli stereotipi più comuni sul terrorismo lasceranno il posto a una visione completa e approfondita di un fenomeno che rischia di modificare radicalmente il nostro modo di vivere e percepire la “paura”.
Il libro più completo per capire l’origine e lo sviluppo dell’ISIS
Cos’è e come funziona lo stato islamico?
Come ha fatto a guadagnare tanto peso nell’equilibrio geopolitico mondiale?
Cosa determina l’efficacia della sua strategia?
Qual è lo scopo politico dietro gli attentati e i fatti di sangue più oscuri dell’ultimo decennio?
Andrea Beccaro
È assegnista di ricerca presso l’Università del Piemonte Orientale di Vercelli, docente a contratto di relazioni internazionali presso la SUISS di Torino ed è stato Research Fellow presso la Freie Universität di Berlino e il College of Europe di Varsavia. Le sue tematiche di ricerca si concentrano sui conflitti contemporanei, sul concetto di guerra irregolare e sul terrorismo. Ha pubblicato diversi saggi accademici su riviste, sia italiane sia internazionali, libri (tra cui La guerra in Iraq) e la prima traduzione italiana di C.E. Callwell, Small Wars. Teoria e Prassi dal XIX secolo all’Afghanistan.