Il narratore giunge nell’antica dimora del suo amico d’infanzia Roderick Usher, dopo aver ricevuto una lettera in cui questi gli comunica d’essere ammalato e di volerlo accanto a sé. La malattia di Roderick si manifesta con iperacuità dei sensi e grande ansia. Quando si accorge che anche Lady Madeline, sorella gemella di Roderick, è ammalata e si aggira nella villa in preda a stati di trance catalettica, il disagio del narratore aumenta. Egli ha la strana sensazione che la casa sia viva, malvagiamente viva...
Pubblicato per la prima volta nel settembre 1839 nel Burton’s Gentleman’s Magazine e destinato a essere inserito nella raccolta Racconti del grottesco e dell’arabesco, “La caduta della casa degli Usher” è considerato uno dei racconti più famosi di Edgar Allan Poe. Con quest’opera Poe ci lascia in eredità un capolavoro immortale, un vero repertorio dei suoi stessi terrori, mostrando però anche il filo sottile che separa la realtà dalla follia