Ornamento di un amore
Description of the book
Questo è il viaggio del più nobile sentimento, l’amore, in tutti i sentieri della vita, dove l’uomo non passa, passa la fantasia, dove la barca non incontra mai gli scogli e l’uomo diventa immortale in un tempo indefinito, ma definibile, dove la circolarità assume le sembianze della magia in un mondo onirico che accetta la verità del vissuto e dell’esistenza che solo la scrittura bruniana sa reggere e trasmettere andando sempre oltre…
Un amore ornato dalla fantasia in un viaggio circolare che ritorna all' esistenza, dove l'impossibile diventa certezza…
Si comincia e si finisce narrando in prosa, rafforzando il concetto della circolarità anche nella forma e non solo nei contenuti, aspetto del tutto innovativo nella letteratura contemporanea.
Al centro c’è la poesia, il verso, la parola dove la scrittura di Bruni fa rivivere il mito in un contesto moderno con delle forme eredi di un contesto novecentesco letterario a cui lui ha saputo e osato dare delle chiavi di lettura del tutto innovative.
Quando il cappellaio magico finisce il suo viaggio, ritorna a casa e fa i conti con la vita, con la sua esistenza, con il “Notturno” da immortale, ma consapevole che “l’ornamento di un amore non è riuscito a cogliere tra i dettagli, il dettaglio di un esistenza”, ma “[… ] Chi sa capirà. Chi non sa perché dovrebbe capire?[...] Ogni lettore può spaginarli e farne uso che meglio… […].
La fantasia ci rende immortali…
Admira Brahja
Docente di Lingua Italiana
Università di Scutari “Luigj Gurakuqi".
Pierfranco Bruni è nato in Calabria. Archeologo direttore del Ministero Beni Culturali, già componente della Commissione UNESCO per la diffusione della cultura italiana all'Estero, è presidente del Centro Studi “Grisi”.
Ha pubblicato libri di poesia (tra i quali "Via Carmelitani", "Viaggioisola", “Per non amarti più", "Fuoco di lune", "Canto di Requiem"), racconti e romanzi (tra i quali vanno ricordati "L'ultima notte di un magistrato", "Paese del vento", L’ultima primavera", “E dopo vennero i sogni", "Quando fioriscono i rovi"). Si è occupato di letteratura del Novecento con libri su Pavese, Pirandello, Alvaro, Grisi, D'Annunzio, Carlo Levi, Quasimodo, Ungaretti, Cardarelli, Gatto, Penna, Vittorini e la linea narrativa e poetica novecentesca che tratteggia le eredità omeriche e le dimensioni del sacro. Numerosi sono i suoi testi sulla letteratura italiana ed europea del Novecento.
Ha scritto saggi sulle problematiche relative alla cultura poetica della Magna Grecia e si considera profondamente mediterraneo. Ha scritto, tra l'altro, un libro su Fabrizio De André e il Mediterraneo (“Il cantico del sognatore mediterraneo", giunto alla terza edizione), nel quale campeggia un percorso sulle matrici letterarie dei cantautori italiani, ovvero sul rapporto tra linguaggio poetico e musica. Un tema che costituisce un modello di ricerca sul quale Bruni lavora da molti anni.