Una coincidenza spazio-temporale perfetta unisce Dante e Giotto. Nati a distanza di un paio d’anni e nel raggio di poche miglia, sono gli indiscussi protagonisti di una rivoluzione: grazie a loro, l’individuo torna al centro della scena, consapevole della propria avventura umana. Grazie a loro, noi ci sentiamo, oggi, persone libere, dotate di un’identità individuale e irripetibile, di una responsabilità morale e di una presenza fisica qui, adesso, in questo mondo.Le loro strade si intrecciano di continuo, tra l’amore per Firenze e i numerosi viaggi nelle corti d’Italia, la prodigiosa fantasia e lo sguardo concreto sulla realtà. Non è un caso che la Divina Commedia e gli affreschi della cappella degli Scrovegni nascano in parallelo: con la loro sonora, avvolgente energia, i due “benedetti toscani” ci offrono, in una lingua chiara, espressiva e diretta, una grandiosa fiducia nelle capacità di ogni uomo e di ogni donna. E ci aprono la strada di un mondo nuovo.