Scommessa assassina
Description of the book
Estate 1966. Accompagnate dalle canzoni al jukebox e dalle telecronache dei Mondiali d’Inghilterra, le vacanze a Bellaria del commissario Umberto Soccodato e signora procedono fra spiaggia e serate in compagnia di ospiti dell’albergo con cui si incontrano ogni estate. Fra questi, un frate ottantenne che dispensa facezie al peperoncino e un ex-console di Cremona, stravagante, amante del whisky, che prende spunto dalla trama del giallo che il commissario sta leggendo per lanciare un’assurda scommessa: elargirà una somma di denaro a ciascuno dei presenti se uno di loro morirà durante la partita Italia-Corea del Nord. Nessuno prende sul serio l’uscita dell’ex diplomatico. Però la notte del 19 luglio, dopo la sconfitta della Nazionale, un anziano professore bolognese viene trovato morto. L’autopsia non aiuta gli investigatori: il vecchio, sofferente di cuore, è deceduto per infarto e per le lesioni dovute alla caduta sulle scale. Sulla sequenza degli accidenti, tuttavia, resta un’incognita: l’attacco cardiaco ha preceduto o ha seguito la caduta? La posizione e la condizione degli occhiali del morto insospettiscono Soccodato e gli lasciano supporre che la vittima non fosse sola al momento del ruzzolone. Mentre gli investigatori brancolano nel buio, ecco spuntare il diario del professore e un antico libricino di preghiere…
Un giallo dalle atmosfere classiche, una narrazione limpida e generosa.
Emanuele Gagliardi è nato a Roma nel 1969. È sposato e ha una figlia. Giornalista pubblicista, laureato in Scienze Politiche, lavora in RAI dal 1999. Esperto di politica internazionale e di storia contemporanea dell’Estremo Oriente, collabora con saggi e articoli su riviste specializzate come Studi Cattolici, Nova Historica, Radici Cristiane, Corrispondenza Romana ed è direttore responsabile dell’agenzia online Cultura&Identità. Con i suoi romanzi di genere thriller-noir-vintage ha vinto numerosi premi (tra cui l’edizione 2011 del Premio Letterario NarreRai con La Maschera) e ottenuto importanti riconoscimenti (tra cui il secondo posto alla IV edizione del Concorso Grangiallo a Castelbrando con il romanzo inedito Un’ombra).
Ha l’hobby della fotografia, soprattutto in bianco e nero e rigorosamente con apparecchi a pellicola. Scrive le prime stesure dei suoi romanzi con una Olivetti Lexikon del 1948.