Espulsa dal convento di clausura del suor Orsola Benincasa a causa di una legge statale, suor Giovanna, quasi sessantenne, è costretta a reintegrarsi “nel mondo” dopo circa quarant’anni di vita claustrale. Semplice e ingenua, sperimenta così povertà e umiliazioni, tra personaggi che vivono di espedienti, egoismi e furberie, nel ventre di una Napoli superbamente sordida, quanto pittoresca e indimenticabile. Romanzo dalle atmosfere quasi checoviane, ispirato a fatti realmente accaduti, "Suor Giovanna della Croce" è sicuramente una delle opere più commoventi e poetiche di Matilde Serao.