Opera complessa e articolata, di grande intensità emotiva, “Tess dei d’Urberville”, dello scrittore e poeta inglese Thomas Hardy (1840/1928), all’epoca fu accusato di sfidare la morale vittoriana, suscitando aspre polemiche. Pubblicato a puntate nel 1891 sulla rivista The Graphic, fu censurato per essere poi ripubblicato in tre volumi nella versione integrale.
Al centro di tutto, un’umile ragazza di campagna, appena sedicenne, Tess – definita dall’autore una “donna pura” – e le sue avventure in un mondo che, con le sue rigide convenzioni, stritola l’essere umano e induce la protagonista a scelte difficili e, in ultimo, estreme. Il romanzo è ambientato nella campagna inglese; la natura stessa scandisce coi suoi ritmi l’andamento narrativo, fino a diventare quasi un personaggio, restituendoci, con le magnifiche descrizioni di Hardy, un quadro “impressionista” di forte impatto.
Considerato uno dei capolavori della letteratura inglese di fine Ottocento, dal romanzo sono state tratte famose opere cinematografiche, serie televisive e opere musicali.
“Perché su quel bellissimo tessuto femminile, sensibile come il filo di una ragnatela, e praticamente bianco come la neve, doveva essere disegnato un motivo così grezzo come quello che il destino riprodusse?”