Il nostro futuro dipende sempre di più da come riusciremo a sfruttare i progressi delle scienze per affrontare le sfide ambientali e sociali che si profilano all’orizzonte. Allo stesso tempo le opportunità sono divenute il campo di paure paralizzanti, e l’umanità si è trovata a mettere in discussione un’idea di progresso pressoché millenaria, alle prese con una tecnologia che si fa biologia e un’intelligenza che diviene artificiale. Martin Rees costruisce una riflessione critica ma ottimistica, basandosi sul dialogo fra scienza e umanesimo e restituendo fiducia e lucidità allo sguardo sul futuro dell’umanità.