Questo ascolto è tratto da una conferenza tenuta a Firenze da Marco Ferrini, direttore del Centro Studi Bhaktivedanta, nella quale l’esperto di cultura vedica crea un affascinante parallelo tra la prima grande opera della letteratura italiana e il poema sacro più importante dell’epica induista.
Divina Commedia e Bhagavad-Gita, universali monumenti del pensiero occidentale e orientale, dialogano tra loro, svelando inattese analogie tra le due culture, solo apparentemente distanti.
Dante e Arjuna, un priore e un principe, che nel loro dramma esistenziale e sociale, intraprendono la ricerca di un sentiero evolutivo che dalla ‘selva oscura’ li riconduce alla luce dell’alta consapevolezza.
L’anelito che li muove è lo stesso che a distanza di secoli spinge l’uomo contemporaneo a ricercare la propria evoluzione e la propria realizzazione, sia dal punto di vista laico che da quello religioso.
La Bhagavad-Gita e la Divina Commedia sono opere di intramontabile valore, le cui straordinarie convergenze, individuate in questa lezione, fanno cadere molti preconcetti e contrapposizioni tra Oriente e Occidente.