Giacinta
Om bogen
"Giacinta", di Luigi Capuana è cresciuta nell'abbandono più totale da parte della famiglia. Giovanissima, viene violentata dal factotum di casa, in seguito s'innamora di Andrea Gerace, modesto impiegato della Banca provinciale, ma sposa un uomo che non ama, il corrotto conte Giulio Grippa di San Gelso, ma proprio durante la festa del matrimonio col conte, ha una relazione carnale con Andrea.
Il Conta scopre il legame adulterino della moglie con Andrea, ma accetta lo stesso di vivere con la protagonista in un rapporto fraterno. Dal rapporto con Andrea nascerà una bambina.
Nel tentativo di salvare almeno le apparenze, Giacinta riesce a scacciare di casa Andrea, a lasciare l'impiego e ad accettare di vivere del denaro che lei stessa gli offre. Andrea si accorge di non amare più Giacinta, anche se non ha il coraggio di troncare definitivamente il rapporto con lei. La bambina si ammala di difterite, mentre l'indifferenza di Andrea di fronte alla sventura fa capire a Giacinta che quel folle amore è ormai finito.
Luigi Capuana (Mineo 1839 – Catania 1915) è stato uno scrittore, critico letterario e giornalista italiano, teorico tra i più importanti e l'assertore più corato del Verismo. Lo scrittore doveva assumere dalla vita contemporanea la materia e narrare fatti realmente accaduti, senza limitarsi a ritrarli dall'esterno, ma ricostruendo la storia cogliendo e rivelando tutto il processo mediante il quale il fatto si era prodotto. La ricostruzione doveva avvenire attraverso il metodo scientifico, considerato il più idoneo a far parlare le cose direttamente impedendo che l'autore si servisse dei fatti come di un pretesto per esprimere sé stesso. Lo scrittore doveva assumere dalla vita contemporanea la materia e narrare fatti realmente accaduti, senza limitarsi a ritrarli dall'esterno, ma ricostruendo la storia cogliendo e rivelando tutto il processo mediante il quale il fatto si era prodotto.