Odi
Quindici declinazioni di un sentimento
Om bogen
Quanti modi ci sono di odiare? Con quanti nomi si chiama l’odio, quanto ci serve, quanto se ne vede e quanto se ne subisce? Un sentimento che più di altri descrive il contemporaneo è senz’altro questo, l’odio: negli sfoghi sui social, nei muri che si alzano o si vogliono alzare, nel rifiuto dello straniero, nelle difficoltà relazionali che degenerano e in innumerevoli altre forme, più sottili o più evidenti. È perciò il caso di raccontarlo, questo sentimento, e di farlo con la voce di coloro che si sforzano di tracciare al meglio quello che viene detto il nostro tempo. Quindici giovani autori che, con percorsi differenti, si stanno affermando nel variopinto spazio narrativo italiano, vengono chiamati a dire l’odio: sperimentandone le molteplici facce, raccontandolo con stili e prospettive diverse, dalla distopia al reportage, dal serioso al dissacratorio, dall’aulico al parodistico, e così via, per completare quindici storie, quindici versioni di un sentimento che sembra proprio rappresentarci, ora, all’inizio di questo millennio.