In queste pagine non è racchiusa una “semplice” storia familiare, bensì una stratificata saga dove passione politica e amori clandestini si consumano sullo sfondo di una lotta spietata. Tra fascismo e socialismo la voce dei diseredati romagnoli qui risuona forte e chiara come il grido di chi resiste e la violenza di chi offende. Una narrazione potente che ci trasporta nel mondo delle battaglie partigiane, quando si sapeva che era possibile morire per un ideale. Quando la vita aveva valori: dignità, coraggio, fedeltà, ma anche amore e amicizia. Una vita vera, quella dell’Adria, degna di essere raccontata.