Vicini e lontani
Emozioni dopo la tempesta
Tietoa kirjasta
Tutti stiamo tirando le somme del lockdown e l’attenzione è focalizzata principalmente su temi economici e di salute, trascurando l’aspetto legato alle emozioni e alla socialità.
Rapporti e i sentimenti nei mesi di isolamento sociale hanno inequivocabilmente subìto una profonda modifica: alcuni possono aver trovato vantaggio nel passare molto tempo con la propria famiglia o avere del tempo in più da dedicare agli amici, anche solo per telefono; altri invece potrebbero aver avuto la prova definitiva della fine di un rapporto, che non ha retto alla quotidianità e alla convivenza. Alcuni non potranno riabbracciare più un loro affetto perché deceduto durante il lockdown. Come fare per tornare alla normalità se non si è avuta la possibilità di elaborare il lutto e concedere a se stessi la catarsi del dolore? Come si vive fingendo che tutto sia come prima, ma con un fantasma accanto? Molti però sono fortunati, non hanno perso nessuno e possono vedere tutte le persone che amano. Ci chiediamo se sarà ancora possibile specchiarci e ritrovarci nei volti dei nostri cari, ora oscurati dalle mascherine. Nonostante l’iper-connessione ognuno di noi ha maturato nuovi pensieri e idee, nella sua solitudine e potrebbe ritrovarsi ad avere opinioni opposte agli amici di sempre: riusciremo ad andare oltre la divergenza di opinioni in nome dei sentimenti, a condividere il nostro vissuto profondo e a ritrovarci con noi stessi e con gli altri?
Ora che ci si può riavvicinare realmente alle persone emerge anche la paura più inammissibile, non quella verso gli sconosciuti che si incontrano quotidianamente, ma verso i propri cari, che si possono rivedere e contagiare, ma che a loro volta potrebbero essere un pericolo per noi. Avere paura delle persone che si amano è la più recondita delle paure, sarebbe come avere paura di una parte di se stessi, di ciò che si ama, è come sentirsi strattonati avanti e indietro, con il cuore che si avvicina ma con la testa che indietreggia. Siamo, senza dubbio, vicini e lontani.
I diritti d’autore di questo libro vengono devoluti alla ong Iscos Emilia-Romagna per il progetto Spid Club, realtà sociale nata a Sarajevo nel 2015, primo gruppo di nuoto della Bosnia Erzegovina per bambini e bambine con disabilità.
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