Così, la vita!
Description of book
Una giovane donna, in realtà Elena è una giovane nobile decaduta, vaga in miseria nelle strade della Genova di inizio '900. Viene soccorsa da un giovane impiegato che si innamorerà di lei e l'aiuterà ad intraprendere una carriera da cantante di café chantant con grande successo.
Mentre il giovane innamorato, disperato, si toglie la vita per lei, Elena si avvicina ad un anziano nobile che diviene suo amico he, giudicando amigua l'attuale professione, la indirizza nuovamente a una più dignitosa carriera di istitutrice presso una famiglia nell’Essex, dove sarà sedotta dal fratello della sua allieva.
Accolta da questa famiglia nobile con l’intento di inserirla come pedina matrimoniale in una complicata vicenda ereditaria, viene scacciata quando si rende conto della ragnatela nella quale era rimasta invischiata; non prima però di aver seminato nuovi cuori infranti che condurranno a una nuova morte in duello di un altro suo spasimante. Rassegnata alle sventure, Elena torna, con successo, alla carriera di cantante di opera.
Flavia Steno, nome d'arte di Amelia Cottini Osta (Lugano 1877 – Genova 1946) è stata una giornalista e scrittrice italiana molto popolare agli inizi del XX secolo.
Al lavoro di giornalistta per il Secolo XIX di Genova, dal 1900 affiancò un'ampia produzione di romanzi rosa che ebbero grande successo.
Fù corrispondente di guerra durante la Prima Guerra Mondiale, occupandosi in particolare delle formazioni sanitarie al fronte al seguito della Croce Rossa Italiana, firmando gli articoli come "Mario Valeri".
Nel 1944 vene condannata a quindici anni di reclusione per antifascismo. Riuscì a sfuggire all'arresto ed a rifugiarmi presso una formazione partigiana sotto il falso nome di Rina Fantoni. Finita la guerra, tornò a scrivere fino alla sua morte nel dicembre 1946.
Il suo lavoro di scrittrice fù orientato a raccontare storie e sentimenti che coinvolgano le sue lettrici, con anche la creazione di personaggi inconsueti (ne "La veste d’amianto" la protagonista è una delle prime aviatrici italiane) o a descrivere situazioni estreme ("Le labbra condannate", dove al termine di un amore contrastato l’eroina muore a causa della lebbra), ma anche affrontando con razionalità la condizione coniugale ("Sua moglie"). Da alcune sue opere furono tratti film ed opere teatrali.