Massimo Vacchetta non ha dubbi: la vita è vita e va preservata, anche quando si tratta di quella di un riccio sfigurato da un tosaerba o reso disabile da un incidente. Nelle lunghe ore dedicate a curarli e accudirli, i riccetti gli insegnano la pazienza, l'empatia e la dolcezza racchiusa nei piccoli gesti.
Una lezione che si rivelerà preziosissima: quando sarà la madre ad ammalarsi, Massimo riuscirà a superare le incomprensioni, ritrovando la tenerezza che li ha sempre legati. In questo libro, l'autore affronta le pieghe controverse dell'affetto e della dedizione, dimostrando che gli animali, nella loro semplicità, hanno una visione più immediata e pulita di noi e possono aiutarci a riscoprire la vita nella sua essenza.