Il Dhammapada, detto anche percorso del Dharma, è un testo del Canone buddhista che si trova anche in quello cinese e tibetano. E’ formato da 423 versetti raccolti in 26 capitoli.
Si dice che sia stato realmente pronunciato da Gautama Buddha. Il Dhammapada, ossia ‘La Giusta Via’, non può essere considerato un libro solo religioso. La parola ‘dio’ non è mai presente, tuttavia non si tratta nemmeno di un testo ‘filosofico’ o agnostico. Possiamo catalogarlo piuttosto come un saggio di cura e guarigione, per il suo messaggio finalizzato alla redenzione e all’armonia del corpo e dell’anima degli esseri viventi proprio nel loro viaggio terreno, durante la loro vita che così si carica di valore e unicità. La ‘Giusta Via’ non esplora e non tenta di spiegare dogmi, piuttosto suggerisce uno stile di vita. Le parole che Siddharta usa, sono leggere, rispettose, sincere, benevole, equilibrate, perfettamente consone alle leggi del taoismo che dicono: ‘Se parli del tao, non è il vero tao’; nella nostra cultura possono essere lette in questo modo: ‘Se parli di dio, non è il vero dio’.