Rispetto alla dedica del libro, io la offro a me stesso. Ed è questo, dacchè mi son posto a cucire la mia Odissea, l’unico pensiero veramente commodo, e pronto. Non mi costa un minuto di sì, di no, di ma; e mi risparmia la fatica e il rossore di scrivere una dedicatoria. Ond’io posso dal mio canto risparmiare e al mecenate e al lettore due pagine per lo meno di noja. Le cose tra me e me si passano in confidenza. D’altronde de’ miei avi, bisavi e proavi non saprei che mi dire; non li conosco. Potrei rimediare a questa ignoranza, e al vuoto della carta col mio panegirico: ma non si può nè si deve, e l’ipocrisia lo proscrive assolutamente; e poi… chi crederebbe? – Biasimiamoci. Progetto nuovo e in salvo dalle mentite. – Ecco per altro violate le regole, e la mia dedicatoria non sarebbe più una dedicatoria. Nondimeno bisogna confessare che il libro è mutilato.