Futures e Materie Prime
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Sono considerate materie prime tutti quei materiali che sono alla base per la fabbricazione e produzione di altri beni tramite l'utilizzo di opportune lavorazioni e processi industriali che permettono di ottenere il prodotto finale desiderato. Prodotti agricoli, animali, materie tessili, minerali, metalli, legname rappresentano la parte principale opzione degli scambi fin dai tempi del baratto. Attualmente esistono diversi mercati spesso specializzati in uno o più gruppi di materie prime. Tali mercati sono spesso collocati in prossimità di grandi zone di produzione o di raccolta. Sempre meno, però, le materie prime sono portate sui mercati e anche gli operatori economici interessati sempre meno sono fisicamente presenti sulle piazze di contrattazione. Le trattative, i contratti, le vendite e gli acquisti sono fatti principalmente attraverso mezzi telefonici, telegrafici o informatici. I prezzi sono rilevati e presentati con elevata precisione e rapidità e diffusi attraverso diversi canali specializzati. La qualità e la classificazione delle materie prime non si basano più su verifiche dirette e personali degli acquirenti, ma sono basate su classificazioni convenzionalmente accettate e condivise su standard internazionali oramai consolidati. In tal modo le contrattazioni sono più veloci, sicure e i prezzi più rispondenti all'effettivo andamento del mercato. Non per questo non sono possibili speculazioni, tentativi di condizionamento dei prezzi e del mercato. Per impedire che ciò si traduca in turbative dei mercati e in perdita di fiducia degli operatori, molte borse merci prevedono dei comitati di sorveglianza che cercano di prevenire, impedire, correggere i possibili abusi. Il luogo in cui queste materie prime vengono scambiate fisicamente viene chiamato mercato spot o cash, mentre per coloro che intendono fare operazioni speculative c'è il mercato dei futures. Quest'ultimo risulta essere il più grande mercato al mondo, anche più di quello azionario. I principali mercati dei future si trovano a Londra (LIFFE, ICE, LME) e negli USA. Gli speculatori "scommettono" su che prezzo avranno le merci nei prossimi mesi: se un trader ipotizza un incremento del valore di una MP, dovrà acquistare un contratto future mentre se crede in un ribasso delle quotazioni, dovrà vendere il contratto future. Quando si compra un future su una MP ci si impegna ad acquistare, ad una certa data, una certa commodity mentre se si vende un future ci si impegna a vendere, ad una certa data, una certa commodity. Solamente il 2% delle transazioni si traduce in un effettivo acquisto/vendita di materia prima, in quanto la maggior parte delle volte la posizione si chiude prendendo sul mercato una posizione opposta a quella iniziale. Infine un'accurata analisi degli E.T.C., degli E.T.N., dei C.F.D., dei Certificates, dei warrant e dei covered warrant.