Le donne balinesi, rappresentate in La danza della terra da quattro generazioni, sono motivate da due fattori: il desiderio di essere belle e l’aspirazione di un marito di alta casta. La caparbia Telaga sfida i desideri della madre e la cultura patriarcale per sposare l’uomo dei suoi sogni, un cittadino comune. Così, in un rovesciamento delle aspettative della società, per la quale la conquista
della libertà femminile avviene solo attraverso un buon matrimonio, l’emancipazione di Telaga è implicitamente definita come un movimento verso il basso. Telaga, la cui vita è controllata dall’avarizia della madre, dal rancore della suocera e dall’avidità della cognata, è causa frequente di confusione: “È questo ciò che significa essere una donna?”