Il lavoro è strutturato con lo schema della missiva, nella quale il mittente, che potrebbe essere ogni uomo della terra, confida, come ad un amico, le sue ansie e le preoccupazioni per un mondo nel quale non si riconosce affatto e che vorrebbe in qualche modo cambiare. La difficoltà di realizzare tale desiderio, lo incoraggia a rivolgersi a quel Dio di cui ha sentito parlare molte volte, ma che non ha ancora imparato a conoscere bene. La narrazione è semplice, a tratti appare persino ingenua, perchè chi scrive desidera parlare non in modo forbito, ma accessibile a tutti, proprio come farebbero due amici durante un incontro confidenziale.
Il libro, ha ricevuto critiche molto positive dal direttore spirituale dell'autore che lo ha sottoposto alla sua revisione.
Un testo edificante e profondo, ricco di spiritualità, scritto in modo semplice e fruibile da tutti. Leggendolo si intravedono chiare influenze agostiniane che arricchiscono l'opera di nuovi spunti teologici per l'uomo del Terzo Millennio.