Equi, Volsci, Latini e poi Sanniti, Tarantini, Siracusani… nel giro di un secolo Roma giunse a sottomettere, oltre all’intero Lazio, tutto il Sud dell’Italia, fino a sbarcare in Sicilia. Qui si scontrò con il più difficile e agguerrito nemico mai avuto: i Cartaginesi della famiglia Barca. Li sconfisse nella Prima guerra punica, mostrando come una civiltà che non aveva mai affrontato battaglie sul mare poteva avere ragione di chi su quel mare viveva e combatteva da secoli.Ma a differenza di quanto avvenne in altri casi, in cui furono singoli condottieri, o intere dinastie, a creare i grandi imperi (i Persiani, i Macedoni di Alessandro Magno e così via), l’espansione di Roma fino al futuro Mare Nostrum fu in massima parte un’impresa collettiva, come fosse un vero e proprio organismo che aveva creato una civiltà e si muoveva come un sol uomo. Non da solo, però: via via si rinforzò con i popoli conquistati, mettendo in atto una saggia politica di associazione.