Alcesti, la più antica delle tragedie euripidee a noi pervenute, rappresenta la folle sfida alla morte in nome dell'amore di una donna, Alcesti, appunto. Il suo sacrificio esprime la speranza dell'immortalità, la fiducia che gli dei possano volgere - a volte - lo sguardo sugli uomini e offrire loro la salvezza. La tragedia, conclusa dall'intervento benefico di Eracle che strappa la protagonista alle divinità infernali, fornisce la misura del talento creativo di Euripide, capace di penetrare zone inesplorate dell'emotività umana.