Parole
Description of the book
"Il canto dell'assenza, che è attesa"
Una voce unica, potente e delicata insieme, nel panorama della poesia italiana, ancora purtroppo non valorizzata come dovrebbe. Giovane studentessa iscritta alla facoltà di Lettere della Statale di Milano, frequenta i corsi di filosofia tenuti da Antonio Banfi, in particolare le lezioni di estetica, e non fatica ad entrare nel gruppo ristretto dei suoi allievi prediletti dove, tra gli altri, troviamo Vittorio Sereni, Giulio Preti, Remo Cantoni, Alberto Mondadori, Enzo Paci, Luciano Anceschi e Maria Corti, di qualche anno più giovane. Questo cenacolo intellettuale stimola profondamente Antonia che si avvicina sempre più alla poesia studiata ma soprattutto agita. Antonia possiede un mondo di affetti e di valori che mostra notevoli diversità da quelli famigliari, ma non riesce a realizzare né ad esternare la sua ribellione - se non nella poesia, dove compare più la natura che non le persone e dove si affollano le metafore dell'acqua e dei monti, a indicare una ricerca di sé che confina con l'annullamento.
In questa raccolta di poesie, che racchiude quasi interamente la produzione di Antonia, troviamo dei versi, in Canto della mia nudità, significativi per comprendere la forza poetica di Antonia, i desideri e la comprensione di sé: "Oggi, m'inarco nuda, nel nitore / del bagno bianco e m'inarcherò nuda / domani sopra un letto, se qualcuno / mi prenderà. E un giorno nuda, sola, / stesa supina sotto troppa terra, / starò, quando la morte avrà chiamato".
Note sull'autrice: Antonia Pozzi è una delle più apprezzate poetesse italiane. Montale ne propose l'inserimento nella più famosa collana di poesia della Mondadori. Giovane studentessa iscritta alla facoltà di Lettere della Statale di Milano, si inserì in un circolo intellettuale formato da Antonio Banfi, Vittorio Sereni, Enzo Paci, Dino Formaggio, Maria Corti e altri ancora. Animo sensibile, dotata di forte interiorità, Antonia inizia a scrivere versi a 17 anni, colpendo per la sua forte ricerca mistica, anche se laica. Muore suicida il 3 dicembre 1938.