Gerusalemme 32 d.C. Nell’ultimo giorno della festa dei Tabernacoli, tre uomini armati di bastone irrompono a un ricevimento nuziale: tre vergini, tra cui la sposa, vengono squartate e uccise, mentre una quarta ragazza resta miracolosamente illesa. È questo il racconto che il Sinedrio sottopone al prefetto romano Ponzio Pilato. Prove inconfutabili inducono il sommo sacerdote Caifa a ritenere che gli assassini possano essere legionari ma, se così fosse, i ribelli zeloti che aizzano le folle avrebbero motivo per una nuova ribellione contro Roma. Pilato, che l’imperatore Tiberio ha incaricato di sedare le rivolte in Giudea, non può permettersi nuovi disordini, così affida al giovane Tribuno Attico Valerio Servilio il compito di scoprire la verità. L’ufficiale sa bene di essere in una posizione estremamente scomoda, che si complica ulteriormente quando scopre che la ragazza sopravvissuta è incinta e che, si dice, sia inspiegabilmente vergine. Chi è il fantomatico legionario Gavri’El, che un testimone ha riconosciuto sul luogo del delitto, e perché il sommo sacerdote sembra addirittura volerlo proteggere? Per scoprirlo, Attico, aiutato nell’indagine dallo schiavo Demetrios e dal centurione Cassio Longino, sarà costretto a spingersi fino a Betlemme, dove, anni prima, un’altra ragazza di nome Maria pare avesse partorito pur essendo vergine.